Tiresia

Tiresia

Da “Il Gazzettino” del 02/04/2000

Tra le telefonate al Servizio del Gazzettino “Il Medico Sessuologo risponde” di quest’ultimo lunedì, c’è quella di una signora:

“Dottore, ho letto che nell’ambito dei disturbi sessuali siamo alla pari con voi uomini, ma sono sicura che noi donne ce ne facciamo meno problemi. E poi vorrei chiederle, mi scusi se la domanda appare stupida, chi prova più piacere, in un rapporto sessuale, l’uomo o la donna?…”

E qui mi è d’obbligo scomodare la mitologia: un giorno Giove e Giunone chiesero a Tiresia, che aveva il dono della profezia e che era stato sia uomo che donna, chi dei due sessi provasse più piacere. E Tiresia rispose: “Nove parti la donna ed una parte l’uomo.” Giunone si adirò per questa risposta a tal punto da accecare Tiresia. Ma perché si arrabbiò tanto, Giunone? Non poteva essere contenta di questa superiorità nel piacere sessuale rispetto all’uomo? Credo che Giunone avrebbe avuto la stessa reazione anche se Tiresia avesse detto l’opposto.

La realtà è che per le donne il piacere, l’orgasmo, è un “loro” segreto; l’orgasmo è il “loro” orgasmo; l’uomo, questo loro segreto lo deve saper scoprire; il loro orgasmo è diverso da tutti quelli delle altre donne. E’ un mistero, che deve rimanere tale. E mistero in realtà il più delle volte rimane anche perché segni visibili esterni, specifici, non ce ne sono, e alcuni segni possono essere simulati al punto tale che anche l’uomo più esperto può non accorgersene. Ma purtuttavia, la maggior parte delle donne, se l’uomo non capisce se lei ha avuto o no l’orgasmo, e se per giunta è tanto sciocco da chiederglielo, esse si irritano e pensano di non essere state capite; sia contento se capisce che lei lo ha avuto, e basta; e se pensa che non lo ha avuto, sia più bravo la prossima volta.

Così sono le donne: in parte hanno ragione, in parte no.

Hanno ragione perché realmente esse sono molto più diverse tra loro di quanto lo siano gli uomini. E questo sia dal lato psicosessuale, sia dal lato fisico. Ci sono alcune che hanno sensibilità sessuale più marcata in certe parti o organi della loro sessualità.

Anche anatomicamente sono molto diverse tra loro per ciò che attiene lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, dei genitali esterni, degli organi erettili specificamente deputati al piacere sessuale, clitoride e punto “G”; comunque con differenze molto più marcate che noi uomini.

E poi anche dal lato psichico sono molto diverse tra loro: alcune molto mutevoli, variabili, anche in relazione alla loro variabilità ormonale; altre più stabili, meno imprevedibili. Ma quasi tutte amano essere misteriose, ed è questa la loro arma segreta.

Dove non hanno ragione è nel dare tutta la colpa – più raramente il merito – a noi uomini. Dovrebbero anche loro capire ed accettare di più la nostra diversità da loro: il nostro essere più vulnerabili per motivi psico-fisici nella fase dell’eccitazione (erezione) e nella durata della stessa, capire il nostro timore che può diventare ansia da prestazione di poter fare “brutta figura”, anche perché la nostra brutta figura è visibilissima.

E poi dovrebbero più spesso chiedere anche cosa a loro piace di più, come e dove vogliono essere toccate, accarezzate perché – proprio perché consce e gelose della loro diversità – dovrebbero capire che anche se un uomo ha avuto esperienze con diverse donne, purtuttavia loro sono… diverse.