Ancora l’orgasmo

Ancora l'orgasmo

Da “Il Gazzettino” del 15/10/2001

Una lettrice del Gazzettino mi scrive:

“Lei dice nel suo articolo di lunedì scorso che è “inopportuna” la domanda “sei venuta?”, ma anche “scusabile” perché la donna non ha segni certi di avere o meno l’orgasmo… Io capisco sempre quando ho l’orgasmo e mi offenderei se l’uomo con il quale faccio l’amore non si accorgesse…”

Rispondo ribadendo che è in realtà solo la donna stessa a sapere se ha avuto o meno l’orgasmo, ed anche di che intensità lo ha avuto. Infatti segni certi non ce ne sono anche se durante l’orgasmo ci sono:

  1. le contrazioni dei muscoli vaginali durante l’orgasmo sono involontarie e particolari, che però l’uomo di solito non le avverte; comunque la donna può sempre fingerle, cioè farle volontariamente. Sono gli esercizi di Kegel che in realtà servono per favorire l’orgasmo, ma non sono l’orgasmo.
  2. La dilatazione delle pupille, ma l’amore si fa di solito in penombra e le pupille son sempre dilatate e poi non stai così attento a questi piccoli segni…
  3. L’aumento del battito cardiaco e del respiro: ma basta l’esercizio fisico stesso del rapporto… a meno che non sia una “sveltina”…
  4. L’aumento della lubrificazione: questo è un buon segno, ma  può voler dire semplicemente che prova piacere… ed è già tanto.
  5. I gemiti, gli abbracci più stretti… i graffi… i morsi… ma specie questi ultimi due possono non voler dire orgasmo…

Ma a pensarci bene, non volendo essere soltanto “organicisti” ed “analisti”, ma sapendo entrare in una dimensione intuitiva psicologica e relazionale, congeniali tali aspetti alla sessualità femminile, si può capire quando la donna non finge l’orgasmo. E’ quando capisci, dopo aver fatto l’amore, che lei è felice, che le è piaciuto, anzi che “tu” le sei piaciuto e che per questo ti continua ad amare.