Le patologie in erba
Da ” Il Gazzettino” del 07/12/1998
Anche per dare uno stacco dai problemi strettamente sessuologici trattati negli ultimi miei articoli, avrei voglia di trattare un argomento molto serio ed importante di natura andrologica e sessuologica insieme.
Sono le patologie genitali dei giovani, di vario tipo, molto frequenti e scoperte per caso alla visita di leva. E il risultato impressionante di una indagine su quasi 12 mila giovani di leva provenienti da ogni parte d’Italia. Questi dati sono stati presentati a metà settembre a Perugia nel corso di un convegno della Società Italiana di Andrologia della quale anch’io faccio parte.
I nomi di queste patologie sono: varicocele, criptorchidismo, flogosi, ipertrofia testicolare, balanopostiti, ginecomastia. Ne soffrono, senza averne neppure il sospetto, circa due terzi dei ragazzi tra i 17 e i 19 anni, secondo la seria ed attendibilissima indagine suddetta.
Il 17% dei casi sono malattie flogistiche, cioè infiammazioni trasmesse per via sessuale o per scarsa igiene, o perfino per moda (jeans o slip troppo stretti).
Quindi comportamenti sessuali o di costume, a rischio il cui campo di indagine e di azione è la “Sessuologia”.
Il varicocele non diagnosticato e non curato a tempo, il criptorchidismo o alcune sostanze chimiche presenti nell’ambiente o negli ambienti o negli alimenti, danno problemi di infertilità, così come le infezioni non curate a tempo ed adeguatamente.
Questo è il campo di indagine e di intervento dell'”Andrologia”.
Ma mi sembra opportuno dare qualche “definizione” che, come le “statistiche”, quelle serie, non sono noioserie, ma sono indispensabili per mettere a fuoco un problema e per sapere di quel che si parla.
La sessuologia è una scienza di estrazione psicologica e psichiatrica che studia i comportamenti sessuali degli uomini e delle donne; li valuta per stabilirne la correttezza nel diversi contesti
sociali; svolge una azione terapeutica essenzialmente mediante sistemi educativi e tecniche comportamentali.
L’andrologia, pur giovandosi naturalmente di competenze sessuologiche è invece una scienza medica decisamente organicistica di estrazione endocrinologica, internistica, urologica.
Mi preme adesso dire una cosa, non gliela faccio a tacerla. Per una assurda ed ottusa norma (D.P.R. n. 175 del 5/2/92), .non si possono “pubblicizzare” – che vuol dire anche e soprattutto portare a conoscenza, informare – branche della medicina ed attività mediche, anche se importantissime, che non siano vere e proprie “Specializzazioni universitarie”. Si dà il caso che, sia la Sessuologia che l’Andrologia, non siano “Specializzazioni”, ma “Corsi di Perfezionamento”, sebbene Universitari, sebbene serissimi, con obbligo di frequenza ed esami finali. Non dico altro, ogni commento è superfluo, perché, specie oggi, l’importanza della Sessuologia e dell’Andrologia si commenta da sé, anche per ciò che ho appena detto nel presente articolo.
Gli Ordini professionali, però, potrebbero e dovrebbero interpretare in maniera intelligente le norme che sono delegati ad applicare, tipo la assurda suddetta. Essi dovrebbero farsi carico perché anche in sede legislativa siano corrette delle assurdità normative, invece di applicarle soltanto in maniera burocratica e ciecamente leguleia.