Andropausa

Andropausa

Da “Il Gazzettino” del 10/03/2000

Per essere ligio alla “par condicio”, avendo parlato la settimana scorsa della sessualità in menopausa, eccomi a parlare del corrispettivo maschile: della sessualità, cioè, dell’uomo sui 50/60 anni, epoca della menopausa per la donna. Non si può, negli uomini, parlare di “andropausa”, e ciò non per motivi… maschilistici, ma perché, in effetti, mentre per la donna, con la menopausa, avviene la cessazione dell’ovulazione e quindi delle mestruazioni ed “un calo a picco” dei suoi due ormoni sessuali, estrogeno e progesterone, per l’uomo questo non avviene. La spermatogenesi, nell’uomo, e quindi la sua capacità di procreare diminuisce, ma non cessa praticamente mai; ed anche il suo ormone sessuale, il testosterone, diminuisce ma non cala mai a picco, specie se egli continua la sua attività sessuale. Ma queste differenze biologiche poco interferiscono, o poco dovrebbero interferire, sulla “sessualità” di entrambi i sessi.

La donna, per il “calo a picco” dei suoi ormoni sessuali, soprattutto per i disagi che a lei comporta il calo dell’estrogeno sulla lubrificazione vaginale e sul trofismo dei tessuti dell’apparato sessuale, dovrebbe – se ciò le è possibile dopo visita specialistica ed esami accurati – poter accedere ad una terapia sostitutiva ormonale.

L’uomo, anche se il suo assetto ormonale per ciò che attiene al sesso è più favorevole rispetto alla donna, anch’egli può avere, ad una certa età, alcuni possibili disagi sessuali; anche perché l’uomo tende ad essere meno saggio delle donne, con stili di vita più stressanti, con abuso spesso di cibo, alcoolici e fumo, ed inoltre non tende a dare valore alla prevenzione di disturbi andrologici.

Ma esistono, sempre per ciò che attiene alla sessualità, sia nell’uomo che nella donna, importantissimi aspetti psicologici di carattere individuale e condizionamenti sociali, culturali ed ambientali, che possono alimentare l’interesse sessuale, o all’incontrario farlo perdere, specie ad una certa età. Un ambiente socialmente e culturalmente stimolante facilita il proseguimento, anche fino a tarda età, del desiderio e delle opportunità di espressioni della sessualità. Ma proprio in questo aspetto, soprattutto un tempo, le donne erano sfavorite; oggi tendono a recuperare, ad essere anch’esse stimolate a “restar giovani”, anche in ambito sessuale. Certo, l’uomo ha più della donna il fascino del potere; la donna ha più dell’uomo il potere della bellezza e della giovinezza. Sono cose che non si possono negare, che esistono ancora oggi, sebbene con l’evolversi e l’omologarsi dei costumi oggi questi aspetti tendono ad attenuarsi.