Tempi moderni

Tempi moderni

Da “Il Gazzettino” del 06/05/2000

Un signore mi scrive una lettera, tramite il Gazzettino. Per riassumerla, mi dice di avere sessant’anni, di essere sempre stato un “buon amante”, di non essersi fatto mai problemi di “durata del rapporto” e che le donne che ha avuto “in gioventù, ormai sono nonno”, non gli hanno mai “creato problemi e neanche loro avevano problemi” “…oggi si parla troppo di sesso”. Finisce dicendo che “il mondo moderno ha complicato tutto”.

Rispondo: “il mondo moderno” è la nostra realtà, volenti o nolenti. Sul fatto che abbia complicato tutto, non mi pare. In fatto di sesso, al di là di alcune esagerazioni o esasperazioni, o miti ancora da sfatare, il mondo moderno è senz’altro migliore. Migliore soprattutto per la donna, che faticosamente si è liberata abbastanza dei tabù impostile da una educazione sessuofobica a cui in passato era sottomessa.

Chiaramente ciò ha portato la donna ad una coscienza della sua sessualità. E, pur essendo in lei, il sesso, ancora molto legato ai sentimenti, anch’essa oggi si interroga sul suo desiderio sessuale, sulle sue risposte fisiologiche a questo eccitamento ed al suo acme, che è l’orgasmo. Questo, senz’altro, può comportare qualche problema sessuale in più all’uomo. Egli deve imparare a fare l’amore non solo secondo la sua natura, secondo il suo istinto; deve sapere che la donna ha bisogno di parecchi preliminari, e di un tempo sufficiente di “durata” del rapporto. Ho già detto tante volte che, secondo natura, la maggior parte degli uomini sono programmati per “durare” circa due minuti, mentre per la maggior parte delle donne ce ne vogliono circa quindici. Perciò, in un rapporto sessuale che esiti in reciproca, anche se non simultanea soddisfazione, si deve “apprendere” a far sì che questo succeda, a riuscire cioè ad allungare i tempi per l’uomo e ad accorciare, con adeguati preliminari, quelli per la donna.

Oggi, nonostante ancora ci sia una certa resistenza da parte di alcune fasce moralistiche e conservatrici, di Sessuologia si parla; ed i mezzi di informazione, riviste, giornali, radiotelevisione hanno spesso dei Consulenti validi, qualificati, scientificamente preparati, che fanno informazione, sforzandosi di essere chiari, parlando con un linguaggio comprensibile anche dai non addetti ai lavori.

La divulgazione scientifica, l’informazione, è sempre benemerita, auspicabile. Certo bisogna saper scegliere i programmi da guardare, le Rubriche da leggere; ma oggi una maggiore e più diffusa cultura globale nella popolazione, dovrebbe favorire ciò.

Quindi, caro lettore, sia lieto di vivere oggi in un mondo più aperto, più libero, anche se le sembra che le donne “…siano oggi più complicate e creino perciò problemi agli uomini”. Ciò è soprattutto perché ieri, specie sul sesso, le donne tacevano o fingevano.