Sindrome di Peter Pan

Sindrome di Peter Pan

Da “Il Gazzettino” del 05/03/2001

Una bella ragazza commessa di un bar di Venezia dove abitualmente vado a bere il caffè mi chiede di scrivere sul Gazzettino… “sui giovani d’oggi… tanti eterni bambini… legati alla mamma…”.

Mi racconta che ha avuto una storia d’amore per due anni con un giovane di 33 anni “…inconcludente… mai si decideva…”. Egli rimandava sempre il momento di sposarsi, o di andare a convivere, e comunque non voleva seriamente programmare un avvenire di coppia. Egli anche lavorava, ma…

“…ha cambiato diversi lavori… tanto viveva in famiglia e poteva permettersi anche periodi senza lavoro… finalmente ho avuto la forza di lasciarlo… adesso, prima di mettermi con un altro, voglio essere sicura che sia maturo, adulto… io lavoro da quando avevo 15 anni e ne ho 25…”.

Le dico che io sul Gazzettino ho una Rubrica di sessuologia, e lei pronta ribatte: “…anche da quel lato… egoismo… su e via soddisfatto lui, e tutto è finito…”.

La accontento. Ciò che mi racconta del suo ex può essere anche chiamata “la sindrome di Peter Pan” che annovera oggi parecchi giovani. Sono gli eterni adolescenti che anche oltre i 30 anni preferiscono vivere in famiglia, procrastinando sempre più il momento del distacco dai genitori ed il momento delle scelte definitive. Non hanno voglia di assumersi le responsabilità ed affrontare il futuro.

A volte hanno una paura di fondo: quella di andare a far parte di una generazione fantasma, senza valori e senza ideali forti. Ma comunque manca loro la voglia, la spinta vitale ottimistica, il coraggio ed anche lo spirito di sacrificio di cominciare ad averli e ad attuarli loro questi valori, piuttosto che rimanere nel comodo mondo dei sogni e legati soltanto al “principio del piacere” come i bambini, senza sentire l’esigenza di fare evolvere tale principio, che deve comunque rimanere pur sempre presente e valido e gratificante anche nell’adulto, nel “principio di realtà”.

E cosa si può dire sul comportamento sessuale di questi individui che ovviamente hanno elevate dosi di egocentrismo ed egoismo? Che sicuramente sarà molto frequente reperire in loro dei comportamenti sbrigativi, volti a soddisfare i solo loro bisogni, disattenti alla gratificazione del partner, perché anche ciò potrebbe metterli di fronte alla realtà di provvedere in maniera adulta ed adeguata.