Si pensa alle ferie

Si pensa alle ferie

Si pensa alle ferie, in questo periodo soprattutto.

Noi siamo tra i primi posti come fruitori del cosiddetto ” turismo sessuale”.

Cuba e dintorni sono le mete preferite: c’è povertà in questi magnifici posti; c’è la speranza di una vita migliore da parte di molte – peraltro bellissime – ragazze del luogo col sogno a volte anche di sposare un italiano e venire a vivere in Italia.

Altra meta ambita è la Thailandia, dove esiste anche una notevole e facile offerta di prostituzione minorile, al confine con la pedofilia.

A parte il lato morale della faccenda, il cui aspetto più grave è il considerare “l’altro” un oggetto di piacere e non una persona libera e partecipante ad un piacere reciproco, esistono anche i rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale la più temibile delle quali è l’AIDS, a cui seguono per gravità la sifilide, la blenorragia, l’ulcera venerea, il linfogranuloma, l’erpes genitale, ecc.

D’obbligo, il preservativo, sempre, per qualsiasi tipo di rapporto.

L’aspetto psicologico di chi ne usufruisce è, come per ogni forma di prostituzione, il concetto di mercificazione, di consumismo, di uno degli aspetti più belli della vita, che è il rapporto sessuale, se inserito in un più ampio rapporto umano – se anche non di Amore, che comunque sarebbe il massimo – ma almeno di attrazione, di simpatia, di partecipazione reciproca.

E più ancora che nelle altre forme di prostituzione, nel turismo sessuale vengono fatte “abbuffate di sesso” in un breve periodo per rimanere magari poi in astinenza per un lungo periodo, con l’unica previsione di un altro “tour de force”; ed anche ciò nuoce alla salute psichica e fisica.