Novità in andrologia

Novità in andrologia

Da “Il Gazzettino” del 28/05/2001

Ad un recente, importante corso di aggiornamento in Andrologia, tenutosi a Montesilvano (Pescara), al quale ho partecipato, si è parlato di alcuni aspetti che reputo interessanti per i lettori della mia Rubrica.

Molte attese e speranze per la prossima uscita di un nuovo farmaco, l’apomorfina che, a dosi basse, dovrebbe dare un buon risultato sui disturbi sessuali erettivi maschili. Dovrebbe stimolare anche il desiderio sessuale, sia nell’uomo che nella donna.

E’ da tenere sempre presente, comunque, che sia per l’uomo che, soprattutto per la donna, il desiderio è una questione di fantasia, di testa, di innamoramento. Gli Antichi credevano che il desiderio venisse dalle stelle, dagli astri, da cui forse anche il nome “ de-sidera”.

Ancora oggi, io credo, un cielo stellato assieme a chi ci piace, magari in riva al mare e d’estate, può senz’altro accendere il desiderio. Ma il desiderio, oggi sappiamo, è stimolato anche dagli ormoni, soprattutto il testosterone e dai neurotrasmettitori, soprattutto la dopamina. Speriamo che lo sia anche dall’apomorfina, vedremo.

Per rimanere sul tema del desiderio si è evidenziato da ampie e probanti statistiche che nel 50% dei maschi settantenni non ci sarebbe più desiderio sessuale: ma se ciò non da stress, dispiacere, depressione, se il maschio in questione è comunque sereno, appagato dalla sua vita di affetti e di relazione, allora egli non è da considerarsi un soggetto con disturbo sessuale. Per la donna questo già lo si sapeva: donne anche giovani e sane possono avere periodi di assenza di desiderio, ma quando questo stato non dà loro stress ed esse sono appagate da altri aspetti della vita, non si può dire che esse abbiano un disturbo sessuale.

Per cambiare argomento si è evidenziato, sempre da ampie statistiche, che parecchi ragazzi, sui 16/17 anni iniziano la droga leggera ed anche pesante per problemi sessuali,  che ovviamente non vengono risolti ma aggravati  e  complicati. La prevenzione primaria nei disturbi sessuali dei giovani deve iniziare da una competente informazione, mai dimenticando di evidenziare i danni provocati da fumo, alcool e droghe per una sinergia di effetti negativi che si evidenziano addirittura con un abbassamento del livello del testosterone; altri elementi negativi per il sesso sono lo stress e l’obesità, mentre effetto benefico ha l’attività fisica.

Altro aspetto trattato molto interessante: il paziente 45/55 enne che ha una disfunzione erettile è bene sia indagato anche per eventuale rischio di cardiopatia-coronaropatia, in quanto i fattori di rischio cardiocircolatorio ed erettile sono all’80% sovrapponibili.

Si è ribadito il concetto che l’Andrologia (disturbi sessuali maschili su base organica) sente sempre di più l’esigenza di una associazione con la Sessuologia (disturbi sessuali su base psicogena).

Inoltre, auspicabile e spesso necessaria, una  integrazione con la sessualità femminile. Ormai in ogni Corso di  aggiornamento di Andrologia c’è una sessione di studio sulla sessualità femminile che comincia anch’essa ad essere indagata con metodi scientifici e curata con farmaci oltre che con psicoterapia. Si è parlato a tal proposito di una possibile assunzione di androgeni non virilizzanti (D.H.E.A.) in donne con carenza androgenetrica dovuta anche, ad esempio, all’uso della pillola contraccettiva. E inoltre di possibile assunzione anche nella donna di Sildenafil (Viagra), o di prostaglandine per uso topico quando manchi la lubrificazione, ad esempio per assunzione di pillola contraccettiva o per assunzione di psicofarmaci o in menopausa.

Insomma, buone speranze per tutti, uomini e donne.