Isterectomia

Isterectomia

Da “Il Gazzettino” del 17/12/1999

Ricevo una lettera molto umana e molto triste da una signora di 50 anni che mi prega di darle una risposta attraverso la mia Rubrica sul Gazzettino.

In sintesi, a questa signora quattro anni fa, per una patologia che lo richiedeva, le sono state asportate le ovaie e l’utero.

“Mi è stata istituita terapia sostitutiva ormonale, fisicamente mi sento bene, ma non provo più piacere all’atto sessuale, fingo l’orgasmo, temo di perdere il marito se glielo dico; spesse volte penso che era meglio se mi avessero lasciata morire, piuttosto di vivere una qualità di vita scadente… mi dia un consiglio almeno Lei…”.

Gentile Signora,

intanto cerchi di valutare meno drammaticamente il problema che la affligge. Io sono un medico psicoterapeuta e sessuologo e quindi ben so quanto i problemi, i disagi, i disturbi sessuologici, possano influire su tutta la nostra psiche e quindi sui nostri pensieri e comportamenti; purtuttavia La invito a considerare alcuni importanti aspetti.

Lei ha 50 anni ed a questa età la maggior parte delle donne va in menopausa, fisiologicamente. La terapia sostitutiva, se si può fare (ed il più delle volte si può fare), fa superare bene, sia dal lato fisico che psichico, tale periodo di passaggio, di assestamento della donna. Naturalmente la terapia ormonale va adattata, va corretta, va eventualmente cambiata, ma ha spesso bisogno di un supporto psicoterapico, quando se ne ha bisogno e non si trova un sostegno psicologico positivo in famiglia, o sul lavoro, o con gli amici.

Seconda considerazione: molte donne, menopausa o non menopausa, non hanno l’orgasmo sempre e comunque, ed alcune non ce l’hanno mai.

Oggi parecchie donne che hanno questo problema, cercano di curarsi e, come ho detto in diversi miei articoli, esistono buone probabilità di riuscita. E’ da dire però che sono di solito donne giovani, all’inizio o quasi della loro vita sessuale, molto motivate alla risoluzione del problema.

Il fingere l’orgasmo: anche di questo ho parlato diverso tempo fa in questa Rubrica. In linea di massima non si dovrebbe fingere, anche perché così si può uscire allo scoperto e cercare di curarsi il disturbo coinvolgendo se del caso anche il partner, sempre che questi sia sensibile al problema, motivato anch’esso e non liquidi la donna con frasi tipo…: ” è frigida, …è affar suo, …io sono a posto…”. Esistono anche questi tipi di uomini, ed allora la donna “finge” e magari contemporaneamente cerca di curarsi il disturbo. Se guarisce da esso non avrà più bisogno di fingere; se non guarisce continuerà a fingere, o si stuferà di farlo ed allora potrebbero esserci crisi col partner, ma non è detto che ci siano obbligatoriamente se l’uomo è sensibile e comprensivo; anzi, a volte ciò può risolvere il problema.

Per ultimo le dico: non pensi mai che …”era meglio se mi avessero lasciata morire…”. Anche perché, dopo morti, …forse… non si può fare neanche più sesso.