Gli eccessi: sigarette e pornografia

Gli eccessi - sigarette e pornografia

Da “Il Gazzettino” del 18/02/2001

“Gentile dottor Mercuri,
sono sposata con mio marito da due anni. Ho 30 anni e mio marito 38. Io sono casalinga, ma piena di interessi, lui è un libero professionista già affermato. Non abbiamo figli perché lui ha pochissimi spermatozoi, ma non vuole sottoporsi a pratiche di procreazione assistita perché molto religioso-praticante.
Fuma 80 sigarette al giorno. Le chiedo un consiglio, ma vorrei chiedergliene tanti. Comunque, quello che più mi sconvolge è sapere che mio marito, da solo, di nascosto, guarda filmini pornografici, la notte; un periodo che è stato solo in casa ha speso più di un milione per telefonate erotiche. Con me fa l’amore molto di rado, ogni due-tre mesi. Non so cosa pensare… e cosa fare.”

Gentile Signora,

cerco di darLe dei rapidi, telegrafici miei pareri, più che consigli.

L’eccesso di sigarette fa malissimo al sesso, sia dal lato sessuologico erettivo, sia dal lato procreativo.

La religiosità eccessiva e rigidamente interpretata di Suo marito non lo fa scegliere, in accordo con lei, se è il caso di poter avere un figlio anche con gli aiuti che oggi la Scienza medica mette a disposizione.

La pornografia merita un discorso diverso e mi riprometto di approfondirlo in un prossimo articolo.

Intanto, nel caso specifico di Suo marito, è evidente una contraddizione con la sua morale religiosa che da un lato gli vieta di poter avere un figlio che Lei invece desidera tanto, mentre da un altro lato non gli vieta di compiacersi di una visione dell’amore mercificato al massimo, umiliante soprattutto per la donna e privo di connotazioni di rispetto reciproco della coppia.

Comunque, il bisogno di pornografia che ha Suo marito, può sottendere una sua carente sicurezza sessuale, di cui può essere sia causa che effetto anche la sua infertilità che andrebbe indagata approfonditamente sotto il profilo sia andrologico che sessuologico.

Le consiglio comunque di non criminalizzarlo, di cercare un dialogo aperto, di indagare dentro se stessa per capire se esistono eventuali sue carenze come concausa di un insufficiente erotismo di coppia.