Congresso di Andrologia

Congresso di andrologia

Da “Il Gazzettino” del 29/05/2000

Sono appena tornato da un Congresso di Andrologia, tenutosi ad Arezzo, di tutti noi Soci della Società Italiana di Andrologia.

E’ stato il I° Congresso dedicato alla “prevenzione” in Andrologia. Reputo molto interessante riferirne ai lettori della mia “Rubrica” di Sessuologia, perché, come detto tante volte, la Sessuologia medica, che studia diagnostica e cura i disturbi ed i comportamenti dell’uomo e della donna su base prevalentemente funzionale, è molto legata, per ciò che attiene agli uomini, all'”Andrologia” che studia diagnostica e cura i disturbi sessuali e procreativi dell’uomo, su base prevalentemente organica. Ma le cause sono quasi sempre miste, organiche e funzionali, quindi andrologiche e sessuologiche insieme.

Nel prossimo articolo, se non dovrò rispondere a specifici quesiti dei lettori, sempre graditi, porterò degli esempi di casi clinici in cui si vede chiaro il nesso tra disturbi andrologici e sessuologici oltre che, per questi ultimi, il nesso con problemi psicologici e relazionali di coppia.

Dunque, a questo primo Congresso di “prevenzione” in Andrologia, al quale ha dato il suo pieno appoggio il nuovo Ministro della Sanità, medico di grande valore, prof. Veronesi, si è parlato soprattutto di due aspetti. Il primo è quello di fondare una Scuola di Specializzazione autonoma in Andrologia, della durata di cinque anni, dopo la Laurea in Medicina. Specializzazione autonoma, cioè non più legata come “indirizzo andrologico” alla specializzazione in Endocrinologia, o annessa come ” Servizio o Modulo di Andrologia” presso i Reparti di Urologia di alcuni grossi Ospedali.

In verità, per una decina di anni, fino al 1993, c’è stata la specializzazione in Andrologia, in alcune Università, prima e prestigiosa tra tutte quella di Pisa diretta dal Prof. Menchini – Fabris.

Attualmente ci sono solo dei Corsi di Perfezionamento Universitario in Andrologia, che presuppongono nei medici che vogliono accedervi e conseguire il titolo, già delle conoscenze e competenze urologiche, internistiche, endocrinologiche, neurologiche, sessuologiche, psicologiche.

Nella Specializzazione autonoma che si istituirà, tutte queste competenze saranno insegnate nei cinque anni di specializzazione.

Altro aspetto trattato nel Congresso è quello di istituire – coinvolgendo le Regioni, che hanno per Statuto competenza e doveri in ambito di Sanità pubblica – nei “Consultori” la figura del Medico Andrologo. Il dato di fatto che, ancora oggi, questo medico non ci sia, è una lacuna e carenza gravissima, perché l’andrologo è per l’uomo quello che il ginecologo è per la donna; moltissime patologie andrologiche e sessuologiche dell’adulto potrebbero essere prevenute. I primi specialisti Andrologi ci saranno tra non meno di cinque anni; ma anche oggi ci sono, sia nelle strutture pubbliche che nel privato, medici competenti e preparati per operare nell’ambito della Andrologia, siano essi medici “perfezionati” in Andrologia, o medici specialisti in Urologia o in Endocrinologia.

Inoltre è da far presente che, sia all’attuale che in futuro, con la Specializzazione autonoma, ci sono e ci saranno degli Andrologi che, per pregressa formazione, per sapere specifico, per tendenze individuali, operano ed opereranno maggiormente nell’ambito dell’Andrologia chirurgica, o dell’Andrologia endocrinologica o dell’Andrologia legata maggiormente alla Sessuologia ed agli aspetti psicologici e relazionali.