Sessualità e psicologia

Sessualità e psicologia

Tra le varie cause di disturbi sessuali, di quelle di origine psicologica (per non parlare di quelle di origine psichiatrica, più gravi e più complesse) molto frequenti, specie dei giovani in entrambi i sessi.

Tra le cause psicologiche ed annoverarsi, per primo, lo stress, di cui tanto si parla e che in effetti costituisce uno dei veri problemi del vivere odierno.

Stress da lavoro, stress da eccessivi impegni sociali, eccessivo arrivismo in tutti i campi, eccessivi stimoli consumistici, ecc. È chiaro che alcuni individui sono costituzionalmente più predisposti di altri a cedere sotto tali pressanti sollecitazioni.

Ci sono poi le sindromi ansiose e depressive e le fobie, sia situazionali che di tipo nevrotico, che incidono, anche queste, sulla funzione sessuale, sull’erotismo e sul desiderio sessuale che ne sono propulsori a livello psichico. La caduta del desiderio, infatti, è la prima conseguenza, in campo sessuale, dei disturbi psicologici sopra accennati.

Ci sono quindi i disturbi della potenza sessuale nell’uomo che si presenta ridotta o con problemi riguardanti l’eiaculazione, più spesso precoce, talvolta ritardata o assente.

Nella donna tali disturbi si possono manifestare con vaginismo o problemi di orgasmo.

Perché serve sapere ciò?

  1. Perché si dovrebbe, nei limiti del possibile, evitare una vita stressante o, perlomeno, compensarla con attività, nel tempo libero dal lavoro, che piacciano veramente e non – anche queste – (auto) imposte dal vortice in cui si è presi.
  2. Perché è giusto ricorrere, nei casi suddetti, ad una terapia idonea, se possibile solo di tipo psicoterapico (e bastano, il più delle volte, le cose “psicoterapie brevi” di sostegno, di rilassamento, comportamentali, relazionali, di coppia, ecc.), unitamente a specifiche terapie sessuali, da quelle proposte dai pionieri Masters e Johnson a quelle più recenti e complete di Helen Kaplan.

A volte può servire qualche blando farmaco tranquillante o antidepressivo, scegliendoli però tra quelli che non disturbino la funzione sessuale per le note ed accertate interferenze tra psicofarmaci e sistema neuroendocrino; basti pensare di comportamento sessuale è la risultanza di una componente stimolante rappresentata dai sistemi dopaminergico e colinergico ed una componente inibente rappresentata dal sistema serotoninergico.

È chiaro che il medico sessuologo al quale il paziente si sia rivolto, farà – prima di ogni terapia – eseguire gli opportuni esami clinici, che vanno dai più comuni esami di laboratorio al dosaggio ormonale sia nell’uomo che nella donna, fino alla eventuale cavernografia dinamica (ecocolordoppler) nell’uomo.