L’amore

L'amore

L’amore è un sentimento complesso. L’hanno descritto i poeti, gli scrittori e gli artisti. L’amore si può dire che nasce da un sogno, magari da una illusione. Ma si nutre di realtà: ci vogliono le parole per dirlo; i gesti per offrirlo, l’intimità e la complicità per alimentarlo. A volte lo si confonde con l’attrazione sessuale che è necessaria ma non sufficiente; a volte lo si confonde con l’amicizia, con la simpatia, col voler bene, con la stima, tutte cose necessarie ma, da sole, non sufficienti. A volte non si è… saggi: si vorrebbe sempre che ci fosse uno stato amoroso passionale, che di solito c’è nei primi tempi dell’innamoramento, dell’infatuazione, ma poi cala ed è ineluttabile che sia cosi.

Ci sono degli amori patologici, possessivi o interessati, o narcisistici.

A parte le vere e proprie patologie psichiche (che di solito fanno si che l’amore neanche nasca), gli amori patologici derivano il più delle volte da una immaturità psicoaffettiva che trae origine quasi sempre dall’ambiente familiare: il bambino, l’adolescente non è accettato per quel che è; nasce in lui una disistima, non si vuol bene, non riesce a voler bene in senso adulto, ma accetta l’altro… o non vuole più soffrire e diventa egocentrico, egoista… o non si abbandona, non si apre…

Ma per tornare alla normalità, per semplicità espositiva potremo dire che esistono due tipi di Amore: l’amore-passione e l’amore-fusione; due modi di vivere il più potente del sentimenti umani.

Il primo è più frequente (e consono) nelle persone passionali un po’ in tutto; nature istintive, dinamiche, pronte a rischiare. La passione, quando accade, val la pena di viverla, di permettersi di agirla…ci si potrebbe anche ammalare; è come un bisogno imperioso che “solo quella persona” si è convinti possa  soddisfare: si chiama. anche “colpo di fulmine”. E’ data, per gli studiosi della biochimica dei sentimenti, da una tempesta ormonale e di neurotrasmettitori; col tempo – alcuni mesi, qualche anno, a seconda – questa “tempesta” passa, deve passare, perché il cervello non potrebbe più a lungo reggere uno stato di eccitazione cosi forte; La “pheniletilammina”, eccitante (una anfetamina naturale prodotta dal nostro cervello), cede il passo alla endorfina, calmante (morfina naturale, anche questa prodotta dal nostro cervello).

A questo punto, o finisce tutto, o si sviluppa il sentimento d’Amore, in cui la stima, la fiducia, il rispetto, l’amicizia, la complicità, suppliscono al calo della passione; serve però che questa non scompaia del tutto; altrimenti… addio sesso e per ciò serve molto recuperare i ricordi della passione, non trascurarsi neanche dal lato fisico, cercare di essere al meglio, corteggiarsi ancora.

L’amore-fusione manca del “colpo di fulmine”, si forma gradualmente; “parte con la prima”: si rimane lucidi, ci si domanda se ne vale la pena, ci si conosce a lungo; magari si passa prima per l’amicizia: forse questo secondo tipo di amore dura più a lungo … chi va piano arriva più lontano… E’ amore anche questo, che succede e che è adatto a persone calme, ponderate, analitiche.